Lo Studente di Psicologia #4 – Le serie tv

Silvia Tedone - Psicologa

Nell’articolo precedente, si è parlato di quanto sia importante per lo studente di psicologia non chiudersi nei libri, ma aprire lo sguardo al mondo ed in particolar modo alle persone e le loro menti, oggetto di ricerca numero uno della psicologia.

 

Per l’osservazione clinica in vivo, però, l’attesa è ancora lunga: i primi pazienti arriveranno durante il tirocinio, dopo la laurea magistrale.

 

A parte qualche filmato di seduta durante le lezioni e l’attività di people watching citata nel precedente articolo, il giovane aspirante psicologo può avviare una prima rudimentale pratica attraverso l’osservazione dei personaggi di alcune serie tv.

Perché le serie tv e non i film?

 

Sebbene qualsiasi opera cinematografica (e non solo) possa fornire spunti di riflessione trasversali alla psicologia, le serie tv sono diventate qualcosa di unico: lo spettatore si ritrova con una storia che si disvela nel tempo, intrattenente, che stimola la curiosità e permette di seguire le vicende del protagonista “a puntate”.

Un prodotto così suggestivo cattura l’attenzione: a volte non vediamo l’ora di essere di nuovo davanti allo schermo per vedere cosa succederà nel prossimo episodio. In questo modo le puntate della serie e i suoi personaggi potrebbero diventare compagnia costante nelle nostre giornate per settimane, se non per mesi.

Questo “percorso” che facciamo con loro ci permette di scoprirli, di appassionarci alle loro storie, di parlarne con altri, a volte di identificarci con loro e in qualche modo anche “affezionarci”: se no come spiegheremmo il sentimento che ci prende quando giungiamo all’ultima puntata???

Ecco, tutto questo cari futuri psicologi assomiglia in modo impressionante a ciò che accadrà con i vostri futuri pazienti: la commozione, la suspance, il coinvolgimento e la partecipazione fanno parte del nostro intrattenente, difficile e strabiliante lavoro di osservazione.

 

La moltitudine dell’offerta di serie tv attualmente presente è troppo vasta per essere contenuta in questo articolo ma, dal mio punto di vista, le serie “interessanti” per lo psicologo in erba possono essere classificate in due sottogruppi:

1) Le serie che trattano una TEMATICA PSICOLOGICA SPECIFICA:

In questa categoria troviamo storie in cui non sono le vicende del protagonista ad attrarci di più, ma è l’argomento trattato che può stimolare la curiosità: sessualità, emozioni, criminologia, tecnologia, il rapporto di coppia, eccetera. Tra le tante serie, vi cito Lie to me, Mindhunter, Master of sex, Black Mirror, Osmosis.

2) Le serie con PERSONAGGI BEN CARATTERIZZATI PSICOLOGICAMENTE:

 Osservare l’evoluzione dei personaggi man mano che le stagioni si susseguono, la trama si complica e fattori interni ed esterni si intrecciano può essere oggetto di lunghe disquisizioni psicologiche tra studenti.
Mi sbilancio su Breaking Bad come primo classificato di questa sezione, ma anche Sherlock, In treatment, You.


Articolo a cura di Silvia Tedone

Photo by freestocks.org on Unsplash

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