Capire il fisco, parlare di fisco: i fondamentali!

Manuela Mariotti
La conoscenza è sempre alla base di tutto e, così come quando si va in un paese straniero, per poter colloquiare è necessario conoscere il linguaggio base (grazie, per favore, ciao…).
Allo stesso modo, quando si fa l’imprenditore, si deve conoscere la terminologia basilare utilizzata per poter parlare di fisco.
 

Parlare di fisco e capire il fisco: i fondamentali!

 

Mille domande sono state fatte riguardo le imposte: noi abbiamo concentrato l’attenzione su 2 punti focali:

1) Conoscere meglio e capire cosa si può dedurre dal reddito, detrarre dall’imposta, cosa si può trattare come un costo aziendale

2) Lavorare sul “futuro” attraverso piccoli strumenti utili per pianificare

Riguardo il primo punto,  “LO SAPEVI CHE”:

IN DICHIARAZIONE PUOI “scaricare” spese che:
– DEDUCI dal reddito
– DETRAI dall’imposta

cosa posso DEDURRE dal reddito

Tra gli oneri deducibili, ricordiamo gli oneri previdenziali versati nell’anno solare a cui si riferisce la dichiarazione:
⁃ Inps fissi (versati dagli artigiani e dai commercianti),
⁃ Inps gestione separata (versati dai professionisti senza una cassa privata),
⁃ Versamenti a cassa private (professionisti con cassa come ad esempio medici, avvocati, commercialisti),
⁃ Contributi versati a forme di previdenza complementare (importo massimo annuo 5.164,57 euro)

Esempio:
Modello Unico 2017 redditi 2016 è possibile portare in deduzione gli oneri previdenziali versati dall’1/1/2016 al 31/12/2016.

Cosa posso DETRARRE dall’imposta

Le detrazioni sono numerose e comportano una riduzione dell’imposta lorda.
Di seguito ne vengono riportate alcune:

Premi assicurazione vita / invalidità permanente.

Nella compilazione della dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione i premi di assicurazione pagati nell’anno solare per un importo pari al 19% della spesa con un limite massimo di spesa di euro 1291,14 l’agevolazione vale anche per i famigliari a carico. Si avrà diritto a tale detrazione nel caso in cui la polizza stipulata copra i seguenti rischi:
– morte
– invalidità permanente non inferiore al 5% da qualsiasi causa derivante
– non autosufficienza nel compimento degli atti di vita quotidiana

Acquisto di una nuova casa direttamente dal costruttore

Con questa detrazione viene riconosciuto uno sconto d’imposta del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’IVA sull’acquiso di abitazioni di classe energetica A o B cedute direttamente dalle imprese costruttrici. Il 50% dell’IVA è ripartita in 10 quote annuali.
Ad esempio se si acquista un’abitazione che verrà adibita a prima casa, ad un costo per esempio di 100 mila euro, l’IVA al 4% dovuta sarà pari a 4000 euro; lo sconto d’imposta a cui si avrà diritto sarà quindi pari ad euro 2000 in rate di 200 euro per 10 anni.

Se si acquista invece un’abitazione come seconda casa sempre dalla ditta costruttrice ad un costo di 100 mila euro, l’IVA applicata è pari al 10% e pertanto, l’acquirente deve versare 20.000 euro. La detrazione pari a 10.000 euro, viene rimborsata in 10 anni con rate di pari importo.

Spese relative al recupero del patrimonio edilizio

La detrazione delle spese volte al recupero del patrimonio edilizio vengono riconosciute a partire dal 2012.
⁃ Per le spese sostenute dall’1/1/2012 al 25/06/2012 è riconosciuta una detrazione del 36% della spesa sostenuta, con un tetto massimo di spesa di 48.000,00 euro per unità immobiliare. L’importo così calcolato sarà da suddividere in 10 quote annuali.
⁃ Per quelle sostenute dall’26/05/2012 al 31/12/2016 è riconosciuta una detrazione del 50% della spesa sostenuta, con un tetto massimo di spesa di 96.000,00 euro per unità immobiliare. L’importo così calcolato sarà da suddividere in 10 quote annuali.

Gli interventi agevolabili con la detrazione IRPEF del 50% sono i seguenti:

  •  manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali;
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze;
  •  interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi (es. terremoti, alluvioni), anche se non rientranti tra quelli sopra indicati, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza, anche precedemente all’1.1.2012;
  •  realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune;
  • interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità;
  •  adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
  •  realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  •  adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione;  gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici e, ove riguardino i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari;
  • bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.

Possono usufruire dell’agevolazione i soggetti Irpef che sostengono le spese e che:
– possiedono l’immobile a titolo di proprietà, nuda proprietà o altri diritti reali;
– detengono l’immobile sulla base di un contratto di locazione o comodato;
– sono familiari conviventi con il possessore/detentore dell’immobile.

Acquisto di mobili

A partire dal 2013, è riconosciuta una detrazione del 50% sull’acquisto di mobili, se collegati ad un intervento di ristrutturazione, fino ad una spesa massima di 10.000,00 euro. L’agevolazione sugli arredi è riservata a coloro che beneficiano quindi del 50% per il recupero edilizio. Lo sconto fiscale viene diviso in 10 rate annuali.

Interventi di riqualificazione energetica

La detrazione per riqualificazione energetica comporta:
– il riconoscimento del 55% per le spese sostenute fino al 5.6.2013;
–  del 65% per le spese sostenute dal 6.6.2013 al 31.12.2016.

La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo. Per poter avvalersi della detrazione per il risparmio energetico è necessario che sia comprovato, da un tecnico abilitato o dal direttore dei lavori, il reale contenimento dei consumi. È necessario poi trasmettere all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, ottenendo ricevuta informatica:

  1. i dati contenuti nell’attestato di certificazione energetica ovvero nell’attestato di qualificazione energetica;
  2.  la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.

Spese di istruzione

Le spese di istruzione si suddividono in:
⁃ spese per scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e scuole secondarie di secondo grado per le quali è riconosciuto un importo massimo di spesa di euro 564,00 per studente,
⁃ per l’istruzione universitaria o di specializzazione universitaria; l’importo è riconosciuto per intero nel caso di frequenza di università statali; per quelle non statali l’importo massimo viene calcolato considerando gli importi medi delle tasse dovuti alla università statali. Per tutte le suddette spese la detrazione riconosciuta è pari al 19%.

Spese per canoni di locazione per studenti universitari fuori sede

La detrazione del 19% spetta agli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso un’università situata in un Comune diverso da quello di residenza (almeno distante 100 km), in una diversa Provincia e l’immobile deve essere situato nello stesso Comune in cui ha sede l’università o un Comune limitrofo.
Il contratto d’affitto deve essere stato regolarmente registrato e di tipo abitativo. L’importo massimo di spesa detraibile è pari ad euro 2.633,00 (per cui la detrazione massima sarà 2.633,00*19% = 500,27 euro).

Costi dell’attività per titolari di PARTITA IVA

Per i titolari di partita Iva, vi sono peculiari spese che possono essere portate come costo dell’attività.

Rimborsi chilometrici

È abbastanza frequente nella prassi aziendale che i dipendenti o i collaboratori siano autorizzati all’utilizzo della propria autovettura per spostamenti e trasferte di lavoro. Le procedure di rimborso chilometrico potrebbero essere adottate anche dai professionisti di uno studio associato che decidessero di mettere a disposizione la propria auto in favore dell’associazione professionale.
requisiti per poter usufruire dei rimborsi chilometrici sono:
– la piena disponibilità del mezzo, a qualunque titolo (proprietà, noleggio, leasing ecc.);
– la necessità di effettuare le trasferte;
– l’accordo tra lavoratore e datore di lavoro.
I rimborsi vengono poi calcolati in base alle tabelle ACI.

Spese di rappresentanza

Si considerano spese di rappresentanza tutte quelle spese, sostenute e documentate, “per erogazioni a titolo gratuito di beni e servizi, effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni e il cui sostenimento risponda a criteri di ragionevolezza in funzione dell’obiettivo di generare, anche potenzialmente, benefici economici per l’impresa ovvero sia coerente con pratiche commerciali di settore” (comma 1 D.M. 19/10/2008).
Da un punto di vista fiscale le spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo di imposta di sostenimento, ma solo se effettivamente inerenti l’attività svolta ed in funzione della natura e della destinazione delle stesse. Dal 1 gennaio 2016 sono stati dettati nuovi limiti per la deducibilità di dette spese.

Per le SOCIETA’ i limiti sono:
– l’1,5% dei ricavi e proventi fino a 10 milioni di euro;
– lo 0,6% per la quota di ricavi e proventi compresa tra 10 milioni e 50 milioni di euro;
– lo 0,4% per la parte dei ricavi e proventi eccedente 50 milioni.

Per i professionisti il limite ammonta all’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta.

Spese di viaggio

Dal 2017, le spese di viaggio e trasporto, se sostenute dai committenti, non costituiscono compensi in natura per il professionista incaricato della trasferta.

Sponsorizzazioni sportive

Le aziende che sponsorizzano possono considerare integralmente in deduzione le somme corrisposte ad associazioni sportive dilettantistica o a società sportice dilettantistiche per un importo massimo di 200.000 euro.

Erogazioni liberali

Le agevolazioni fiscali previste per chi effettua erogazioni liberali, si distinguono a seconda del soggetto che le effettua (persona fisica o impresa).
Nel caso in cui sia una persona fisica (compresi gli imprenditori individuali, i lavoratori autonomi e i soci delle società di persone) possono optare per due tipi di agevolazione:
– la deducibilità, per le liberalità in denaro o in natura, nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di 70.000 euro annui,
– la detrazione del 26% calcolata sul limite massimo di 30.000 euro per un risparmio fino a 7.800 euro.
Il versamento deve essere obbligatoriamente eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante assegni bancari e circolari.
Nel secondo gruppo di soggetti rientrano le società di capitali o cooperative o consorzi od enti di diverso tipo, pubblico o privato, che abbiano per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali (cioè uno degli altri soggetti passivi dell’Ires).
Questi contribuenti possono optare alternativamente tra:
– la deducibilità, per le liberalità in denaro o in natura, nel limite del 10% del reddito complessivo, e comunque nella misura massima di 70.000 €.
– la deduzione dal reddito imponibile Ires del 2% del reddito d’impresa dichiarato per un importo massimo di 30.000 euro.

Diritti d’autore

I diritti d’autore sono proventi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, di invenzione industriali, ecc. (brevetti, know-how, articoli per riviste o giornali) percepiti in modo diretto dall’autore o inventore. Sono classificati come “altri redditi da lavoro autonomo”.
Su tali redditi spetta una deduzione forfetaria a titolo di spese pari a:
– 40% per i soggetti di età inferiori ai 35 anni,
– 25% per i soggetti di età superiore o uguale a 35.
Le royalties sono un modo di pagare l’utilizzazione di un’opera dell’ingegno o dello sfruttamento di un bene mobile di cui un soggetto ha un diritto di esclusiva.
Per coloro che pagano le royalties, queste ultime rappresentano un costo integralmente deducibile in quanto costo per il godimento di beni di terzi.

Questa è solo una parte di ciò che è stato trattato all’APERIFISChiO… non perdetevi il prossimo!!

Un abbraccio

Manuela

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