L’accertamento… Fiscale

Stefano Barreri e Marta Marando

L’attività svolta dall’Agenzia delle Entrate che incute il maggior timore nell’immaginario collettivo è sicuramente il controllo del corretto adempimento degli obblighi fiscali dei contribuenti..

Mediante diversi strumenti di controllo, da quelli automatizzati e formali delle dichiarazioni dei redditi, ai controlli mirati ed alle verifiche fiscali, spesso rettifica quanto dichiarato con l’emissione di un atto che si chiama avviso di accertamento.

Con l’avviso di accertamento l’amministrazione finanziaria comunica ai contribuenti l’esito delle attività di controllo, riportando le motivazioni delle pretese, le maggiori imposte dovute, le sanzioni nonché le modalità per sanare le irregolarità riscontrate o per contestare se ritenuta non corretta la pretesa dell’ufficio.

Gli elementi che devono essere indicati all’interno dell’avviso di accertamento, a pena di nullità, sono:
– Gli imponibili accertati e le aliquote applicate
– Le imposte liquidate, al lordo e al netto delle detrazioni, delle ritenute di acconto e dei crediti d’imposta
– L’ufficio presso i quale è possibile ottenere informazioni nonchè il responsabile del procedimento
– Le modalità e il termine del pagamento
– L’organo giurisdizionale al quale è possibile ricorrere.

Ma entro quanto tempo l’Agenzia delle Entrate può notificare un avviso di accertamento sulle dichiarazioni dei redditi?
Ebbene occorre innanzitutto distinguere tra le dichiarazioni dei redditi presentate fino al 31.12.2016 e quelle invece presentate a partire dal 01.01.2017.

Nel primo caso l’amministrazione finanziaria può notificare un avviso di accertamento entro il 4° anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione oppure entro il 5° anno successivo nel caso in cui la dichiarazione è stata omessa.
Nel secondo caso, ossia a partire dalle dichiarazioni relative all’anno d’imposta 2016, gli avvisi di accertamento devono essere notificati entro il 5° anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione oppure entro il 7° anno successivo nel caso in cui la dichiarazione è stata omessa.

Attenzione però se si commette una violazione che comporta l’obbligo di denuncia per uno dei reati tributari previsti dalla legge i termini sopra previsti vengono raddoppiati e nella peggiore delle ipotesi si può arrivare fino a 14 anni!.

Alla prossima!
Un saluto da
Stefano e Marta

 

Photo by G. Crescoli on Unsplash

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