Emanuela Barreri

Mantenere la calma quando veniamo provocati è spesso una “mission impossible”

Ci sale il sangue alla testa e vorremmo a tutti i costi ribattere per far valere le nostre ragioni, perché siamo convinti di aver subito un’ingiustizia nella convinzione che l’altro stia sbagliando. Ci inalberiamo dando il meglio di noi stessi, spesso aggredendo e ferendo l’altro senza rendercene conto perché abbiamo perso la lucidità travolti dall’ira.

Oppure ingoiamo il rospo, facendo finta di niente e reprimendo la nostra rabbia sotto falsi sorrisi, facilmente riconoscibili. Ma quale è la cosa giusta da fare quando ci sentiamo attaccati e la rabbia diventa insopportabile?
Reagire e scaricare la nostra rabbia oppure comportarci come se non fosse successo nulla?

Innanzitutto è importante riconoscere che siamo arrabbiati.

Ci è stato insegnato che dobbiamo essere educati, che non dobbiamo mostrarci in collera perché è nostro dovere essere bravi. La conseguenza è spesso quella di non esprimere i nostri sentimenti, tanto più se sono sentimenti considerati negativi. Se perdiamo la calma e trascendiamo, dopo ci vergogniamo di quanto abbiamo detto o fatto mentre non eravamo lucidi.

Il nostro fine è farci amare dagli altri, per cui abbiamo paura che esprimendo la nostra collera gli altri possano non amarci più.


Non è sbagliato essere arrabbiati, è però importante esprimere la nostra ira con le giuste modalità, senza offendere o ferire gli altri, imparando a conoscere la nostra rabbia e a controllarla.
Osservare il modo con cui affrontiamo questi momenti ci consente di comprendere e gestire la nostra rabbia, facendoci riconoscere quel blocco allo stomaco o quel nodo alla gola che sentiamo quando ci sentiamo attaccati dagli altri.
Cercare di capire che cosa sentiamo in questi frangenti ci aiuta a non perdere il controllo della situazione e a mantenere la lucidità, consentendoci magari di esprimere il nostro stato d’animo all’altro senza ferirlo o offenderlo.

L’uso della parola “controllato”, magari con un amico o un’amica, oppure lo scrivere per scaricarsi o ancora la ricerca di in luogo sicuro in cui scaricare la nostra rabbia possono essere altri modi utili per superare questi momenti senza trascendere in scatti d’ira incontrollati o reprimere del tutto la collera.

E come in tutte le cose è anche importante prevenire, con l’affrontare le questioni spinose senza aspettare che siano loro a sopraffarci.

“Tutti sono in grado di arrabbiarsi, è facile… ma arrabbiarsi con la persona giusta, con la giusta intensità, nel modo giusto, nel momento giusto e per un giusto motivo non è nella facoltà di tutti e non è un compito facile.”

Aristotele

Un saluto da Emanuela


Photo by Morgan Basham on Unsplash

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