DECRETO DIGNITA’ – Decreto Legge n. 87 del 12 luglio 2018

oltre il dato

Cosa tratta Il Decreto Dignità??

Contratti di lavoro a tempo determinato, ludopatia, redditometro, split payment e novità anche per le Società Sportive Dilettantistiche…

Principali novità:
1) Contratti di lavoro a tempo determinato.
Si prevede che la durata non potrà essere superiore a 12 mesi di lavoro.
L’eventuale rinnovo dello stesso sarà possibile esclusivamente a fronte di particolari esigenze, ma comunque temporanee e limitate. In presenza di una di queste condizioni sarà possibile apporre un termine comunque non superiore a 24 mesi (prima risultava essere 36 mesi).
Si prevede l’aumento dello 0,5% del contributo addizionale, attualmente pari all’1,4% della retribuzione imponibile, ai fini previdenziali in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato, anche nel caso di contratti di somministrazione.
Maggiori anche i costi di licenziamento, in caso di illegittimità: salgono del 50%. La forbice dell’indennizzo sale infatti dalle 4-24 mensilità previste dal Jobs act in vigore dal marzo 2015 alle attuali 6-36.

2) Delocalizzazioni
L’impresa che riceve aiuti pubblici che ha come obiettivo gli investimenti produttivi, non può spostare dall’Italia, per almeno 5 anni la sua attività o una sua parte.
Nel caso in cui decidesse di farlo, e di spostarsi nell’UE dovrà restituire i soldi ricevuti maggiorati degli interessi pari al 5%. Se decidesse di andare fuori dalla Ue, la sanzione potrà raddoppiare o quadruplicare.
Nel caso inoltre in cui viene tagliata la forza lavoro in misura superiore al 10%, le imprese che hanno ricevuto aiuti pubblici per motivi occupazionali, saranno sanzionate.

3) L’iper ammortamento
Spetta a condizione che i beni siano destinati a imprese situate nel territorio nazionale.
Se nel corso del periodo di fruizione dell’iper ammortamento i beni vengono ceduti o destinati a strutture produttive
situate all’estero, anche se appartenenti alla stessa impresa, si procede al recupero dell’iper ammortamento.

4) Per ciò che concerne la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, non si considerano ammissibili i costi sostenuti per l’acquisto, anche in licenza d’uso, dei beni immateriali.

5) Contrastare il grave fenomeno della ludopatia, vietando la pubblicità di giochi o scommesse con vincite in denaro; non vedremo più spot sul lotto, sulle scommesse sportive, i gratta e vinci, le slot o i giochi e casinò online e via dicendo.

6) Introdurre misure in materia di semplificazione fiscale:
– è prevista la revisione del cosiddetto “redditometro”, tale revisione attende che il Ministero dell’Economia e delle finanze, emani il decreto che individua gli elementi indicativi di capacità contributiva dopo aver sentito l’ISTAT e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori.
La metodologia precedente, attualmente vigente non ha più effetto per i controlli ancora da effettuare sull’anno di imposta 2016 e successivi.
– posticipazione della prossima scadenza per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute (cosiddetto “spesometro”), i dati possono essere trasmessi entro il 28 febbraio 2019 relativamente al III trimestre 2018 (anziché entro 31 gennaio 2019)
– abolizione dello split payment per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai professionisti.

7) Società sportive dilettantistiche
Il decreto ha abrogato le norme dettate dalla legge di Bilancio 2018 che prevedevano l’esercizio, con scopo di lucro, delle attività sportive dilettantistiche.
È stata infatti abrogata la possibilità di costituire la società sportiva dilettantistica lucrativa.
La normativa prevedeva importanti agevolazioni dal punto di vista Iva e una riduzione pari al 50% dell’Ires.

Siamo a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Staff Oltre il Dato

Photo by Michael Mroczek on Unsplash

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