Sempre più aziende scelgono di sostenere associazioni ed enti no profit con donazioni ed erogazioni liberali. Ma non tutte le donazioni sono fiscalmente deducibili: la possibilità di deduzione dipende dal tipo di ente beneficiario e dalla normativa di riferimento.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge e quali sono i vantaggi fiscali per le imprese.
Donazioni imprese e deducibilità fiscale: il quadro normativo
La normativa fiscale italiana prevede due principali riferimenti:
- art. 100 TUIR: la regola storica, con deducibilità limitata a specifici enti e in misura ridotta.
- art. 83 Codice del Terzo Settore (CTS): introdotto con il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), che amplia e semplifica le possibilità di deduzione.
L’art. 100 TUIR: la regola tradizionale
A chi possono essere destinate le erogazioni deducibili?
Le imprese possono dedurre le donazioni solo se effettuate verso enti espressamente indicati dal TUIR, tra cui:
- Stato ed enti pubblici;
- ONLUS storiche;
- enti e fondazioni attive in cultura, spettacolo e arte;
- istituti scolastici e di ricerca;
- enti impegnati nella tutela di beni culturali e ambientali;
- interventi in caso di calamità naturali.
Limiti di deducibilità previsti dal TUIR
Le donazioni sono deducibili, ma entro limiti stringenti, che possono variare a seconda del beneficiario:
- 2% del reddito d’impresa;
- 5‰ del costo del lavoro dipendente;
- 30.000 € annui in casi specifici.
L’art. 83 CTS: la novità per gli Enti del Terzo Settore
Con l’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) e del RUNTS, le imprese possono beneficiare di un regime più ampio e conveniente.
Donazioni alle imprese verso ETS iscritti al RUNTS
Se l’ente beneficiario è un Ente del Terzo Settore iscritto al RUNTS, si applica l’art. 83 CTS:
la donazione è deducibile fino al 10% del reddito complessivo;
- la norma vale per tutti gli ETS: ODV, APS, fondazioni, associazioni culturali, ambientaliste o animaliste.
In questo modo, le imprese hanno un ampio margine per sostenere il no profit, con vantaggi fiscali significativi.
Donazioni non deducibili
Se l’ente destinatario non è iscritto al RUNTS e non rientra tra i beneficiari previsti dal TUIR, la donazione non è deducibile come liberalità.
Tabella riassuntiva per la deducibilità donazioni imprese
Tipo di donazione | Beneficiario | Normativa applicabile | Deduzione per l’impresa |
Donazione a ETS iscritto al RUNTS | ODV, APS, associazioni, fondazioni | Art. 83 CTS | Deducibile fino al 10% del reddito complessivo |
Donazione a ente previsto dal TUIR | Stato, enti pubblici, ONLUS storiche, cultura, spettacolo, ricerca, calamità | Art. 100 TUIR | Deducibilità limitata (2%, 5‰, 30.000 € a seconda dei casi) |
Donazione a ente non ETS e non TUIR | Associazioni non registrate o fuori dai casi previsti | — | Non deducibile |
Documentazione necessaria per la deducibilità
Perché la donazione sia fiscalmente deducibile, l’impresa deve conservare:
- ricevuta della donazione rilasciata dall’ente;
- prova del pagamento tracciabile (bonifico, assegno, strumenti elettronici).
Esempi pratici di deducibilità
Un’impresa dona 5.000 € a un’associazione animalista ETS → deducibile fino al 10% del reddito (art. 83 CTS).
Un’impresa dona 5.000 € a una fondazione culturale → deducibile nei limiti dell’art. 100 TUIR.
- Un’impresa dona 5.000 € a un’associazione non ETS e non prevista dal TUIR → non deducibile.
Domande o dubbi sulla deducibilità delle donazioni aziendali?
Ogni impresa ha esigenze fiscali diverse e conoscere bene le regole può fare la differenza tra una donazione deducibile e una spesa non riconosciuta.
Se vuoi capire come ottimizzare la fiscalità delle donazioni della tua azienda o hai bisogno di una consulenza su misura, contattaci: ti aiutiamo a trasformare la responsabilità sociale in un vantaggio concreto per il tuo business.
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Foto di Shane Rounce su Unsplash