In questo periodo abbiamo sentito molto parlare delle raccolte fondi, vediamo insieme di cosa si tratta.
Nel codice del Terso Settore si definisce con il termine raccolta fondi il complesso delle attività ed iniziative poste in essere da un ente del Terzo Settore al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva.
Gli enti del Terzo settore possono realizzare attività di raccolta fondi in forma organizzata e continuativa, anche mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore.
Queste attività possono essere fatte impiegando risorse proprie e di terzi (inclusi volontari e dipendenti) nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico, in conformità a linee guida adottate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Le raccolte fondi, per essere considerati tali, devono osservare le seguenti condizioni:
- occasionalità
- avvenire in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione
- i beni ceduti durante la raccolta fondi devono essere di modico valore
Quando si sceglie di avviare una raccolta fondi bisogna predisporre una rendicontazione molto dettagliata mirata a giustificare tutte le entrate e le uscite in maniera scrupolosa, ponendo particolare attenzione a:
- l’eventuale soggetto beneficiario, se diverso dall’organizzazione
- il periodo e il luogo in cui si tiene l’iniziativa a sostegno della raccolta
- i volontari che sono presenti e come gli stessi sono identificati
- le modalità con le quali avviene la raccolta fondi
- le modalità con le quali è garantita la trasparenza nei confronti dei donatori
Si consiglia di aprire un conto corrente dedicato alla raccolta fondi per monitorare nel miglior modo possibile tutte le entrate e le uscite.