Piattaforma Made in Italy Ristorazione – Contributo prodotti italiani

Made in Italy è la piattaforma per la ristorazione attivata da Poste Italiane, per richiedere un contributo su acquisti di prodotti italiani

Di seguito le informazioni necessarie per poter procedere con la richiesta.

A chi presentare la domanda

Poste italiane s.p.a. attraverso il «portale della ristorazione» o gli sportelli

Fondo a disposizione per il 2020

600 milioni

Criteri ed entità dell’aiuto

Il contributo è riconosciuto per l’acquisto, effettuato dal 15 agosto 2020 e comprovato da idonea documentazione fiscale di prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio. Per prodotti di filiere alimentari si intendono anche i prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Il Governo ha posto alcune clausole e il decreto attuativo ha stilato un elenco di merci che danno diritto al contributo.

Infatti per valorizzazione della materia prima di territorio si intende l’acquisto di prodotti DOP e IGP, di prodotti da vendita diretta dagli imprenditori agricoli, oppure di prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

 

Inoltre sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IGP e di prodotti ad alto rischio di spreco di cui all’allegato. 

Tale allegato è aggiornabile con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali pubblicato sul sito del Ministero stesso.

Il soggetto beneficiario è tenuto ad acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agricoli e alimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata ai sensi del presente decreto.

Tale ammontare degli acquisti non può essere inferiore ai 1.000 euro, esclusa IVA né superiore a 10.000 euro esclusa IVA.

 

Procedura di richiesta

Il soggetto beneficiario richiede il contributo, entro la data ancora da definirsi, mediante inserimento o presentazione della richiesta di accesso al beneficio completa dei dati richiesti, compresa copia del versamento dell’importo di adesione all’iniziativa di sostegno, effettuato tramite bollettino di pagamento, fisico o digitale.

L’accettazione della domanda è subordinata alle verifiche che il concessionario effettua per conto del Ministero sulla corrispondenza partita IVA-codice Ateco. 

Alla domanda è inclusa la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, redatta dal legale rappresentante, concernente:

  1. gli aiuti complessivamente percepiti in regime «de minimis» o «de minimis agricolo» nell’ultimo triennio, incluso l’anno della domanda
  2. il calcolo dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 che deve essere inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019 ovvero che il soggetto beneficiario ha avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019
  3.  l’iscrizione dell’attività al registro delle imprese con codice Ateco prevalente
  4. l’insussistenza delle condizioni ostative di cui all’art.  67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159
  5. la mancata presentazione della domanda di contributo centri storici
  6. ogni altra richiesta presente nella modulistica delle Poste

Il soggetto beneficiario provvede inoltre ad inserire sulla piattaforma della ristorazione, oppure a presentare presso gli sportelli i documenti fiscali (fatture e documenti di trasporto) che certificano l’effettivo acquisto e la consegna dei prodotti, anche non quietanzati.

Quantificazione e modalità di ricezione dell’aiuto

Viene garantito un importo pari ad euro 1.000, le risorse residue vengono ripartire, fino a concorrenza del fondo di 600 milioni.

Nel caso in cui il totale dei contributi richiesti ecceda le risorse disponibili il contributo concedibile verrà riproporzionato in misura percentualmente rispetto agli acquisti documentati.

Gli acquisti idonei ad evitare sprechi alimentari sono considerati prioritari nell’assegnazione.

Il Ministero, sulla base dell’elenco definitivo dei soggetti beneficiari predisposto dalle Poste, autorizza l’emissione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto.

Entro quindici giorni dall’anticipo il soggetto beneficiario presenta alle Poste, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda, quietanza di pagamento degli acquisti, ricevendo così il saldo.

 

Photo by Jakub Kapusnak on Unsplash

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